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Cimentandosi in una raccolta dal genere insolito - articoli "in viaggio", pubblicati su "La Voce di Romagna" negli anni 2008-2013 - Ugo Amati offre al lettore spunti di riflessione che solo a prima vista potrebbero sembrare un invito spensierato e leggero. La realtà e il reale, intesi nella più piena accezione filosofica, si intrecciano in un gioco di associazioni non sempre scontato e a volte poco chiaro, consentendo tuttavia una visione onesta e talvolta cruda dell'uomo e della società. Il centro di ogni pensiero parte o si ritrova a Santarcangelo di Romagna, luogo dell'anima specialmente dopo la lunga parentesi romana; allo stesso modo sono i romagnoli, con le loro indubbie virtù e altrettanti malcelati vizi, il microcosmo da cui far partire ragionamenti che conducono a un'analisi a tratti spietata della società tutta. Eppure, le conclusioni aperte a cui l'autore giunge denotano l'ottimismo di chi è abituato a fare i conti con le sue origini e che sa che il viaggio è ciclico: a ogni fine corrisponde un nuovo inizio, così come alla notte subentra il giorno in un divenire continuo e incessante dove è, come sempre, il viaggio il momento più pregno di significato.